CESENATICO: Centosessanta chilometri su e giù per i colli romagnoli, 2000 i metri di dislivello, ma il Principe ha in testa solo il numero 1, quello del podio. Purtroppo sfuma negli ultimi metri e deve accontentarsi dell’ennesimo podio (secondo) alla Pantanissima 2016.
«Correre sulle strade del pirata è sempre un’emozione, aggiungi poi una condizione buona e ci sono le premesse per salire sul gradino più alto – ci dice Tommaso telefonicamente – Poi l’errore, volata impostata male e ti ritrovi secondo. Ormai ho perso il conto dei podi.» Trapela chiaramente l’amaro per non essere riuscito ad avere la meglio su un bravissimo Alessandro Bertuola che si piazza sul gradino più alto, anche nel 2016. Infatti proprio l’anno scorso i due si sono contesi la vittoria negli ultimi chilometri.
La Pantanissima sembra stregata per Tommaso che continua a raccontarci la gara: «dopo 30 km ho forzato l’andatura sulla prima salita e ho di fatto caratterizzato la gara. Siamo rimasti in 7 fino ai meno 35km dall’arrivo. Volevo il podio – continua Tommaso – e così ho dato il via ai miei cavalli sul Montevecchio forzando nuovamente l’andatura. Bertuola mi ha seguito e siamo rimasti in 2, proprio come lo scorso anno». Sembra proprio la canzone di Pietro Focaccia “Stessa spiaggia, stesso mare” e così «abbiamo imboccato gli ultimi metri su una pista di atletica leggera. Qui ho sbagliato l’impostazione della volata, non sono riuscito a prendere la corsia interna, ma comunque Bertuola è stato bravo ed ha meritato il gradino più alto».
La condizione senza ombra di dubbio c’è, manca solo il guizzo vincente… l’appuntamento al podio è rimandato al prossimo appuntamento domenica 11 settembre in quel di Recanati alla Granfondo Leopardiana, #staytuned #stayelectric!