Passo Pordoi, passo Sella, Gardena, Campolongo, Falzarego-Valparola, Muro del Gatto con arrivo a Corvara, in alta Val Badia.
Non è il tracciato della Maratona Dles Dolomites, ma la 14^ tappa del Giro d’Italia, da Alpago (Farra) a Corvara, nel cuore delle Dolomiti. Oggi i big della Corsa Rosa percorreranno strade che Tommaso Elettrico ben conosce, perché lui il percorso medio della Gran Fondo più importante del mondo lo ha già portato a casa lo scorso anno. E così gli abbiamo chiesto un parere insolito: questa volta sarà il Principe Materano ad illustrare un percorso del Giro d’Italia. Forte della sua esperienza, con gli occhi e con le gambe di chi ha vinto il Pordoi e ha piegato alla sua volontà il Giau, ci introduce a una delle tappe più belle e affascinanti di tutta la 99^ Corsa Rosa.
«Il tracciato è quasi sovrapponibile del tutto al lungo della Maratona, solo che loro allungano un po’ nelle fasi iniziali. È un percorso molto, molto impegnativo – ha osservato – Faranno una tappa sui 5000 metri di dislivello, veramente tosta, soprattutto perché siamo all’inizio della terza settimana. Si è sempre in quota, non si scende mai sotto i 1000 metri di altitudine e molti passi sono oltre i 2000. Li l’ossigenazione è minore, i corridori fanno molta fatica».
Strategie? Cosa insegna la tua esperienza dello scorso anno? «La gara si farà sicuramente sul passo Giau, 10 km alla media del 9,5%. Una salita davvero tosta: lì il gruppo si sgretolerà ed emergeranno quei due o tre che si giocheranno tutto sull’ultima salita di giornata, il Valparola-Falzarego».
L’anno scorso le telecamere RAI hanno indugiato su di te mentre affrontavi deciso il muro del Gatto, ultima asperità di giornata. Pensi che possa risultare decisivo? «Quel muro del gatto è posto a pochissimi km dall’arrivo, è duro, ma non farà molta differenza tra i primi per la classifica generale. Ma forse può essere rampa di lancio per eventuali finisseur. Certo, si arriva al 19%, ma son solo 700 metri. Magari farà male a chi arriva con le gambe già segate».
Il tuo pronostico? «Sarà una tappa interessantissima. Io punto tutto su un nome secco: per me oggi vince Domenico Pozzovivo» ha affermato senza un attimo di esitazione.
E allora non c’è che da sperare che la terra di Lucania possa ricevere grandi soddisfazioni dal weekend ciclistico. Perché mentre i prof saranno sulle Dolomiti, domani Tommaso sarà a Cesenatico, per l’importante appuntamento della Nove Colli. «A Cesenatico arrivo oggi nel pomeriggio, in aereo, quindi poco prima dell’evento. Sto bene – ha assicurato – concentrato, vediamo un po’ la tattica della squadra, che ci convocherà questo pomeriggio in riunione tecnica. In base a quello che ci diranno i DS ci caleremo nei ruoli a ciascuno assegnati. Ma io sto bene – è tornato a ribadire – ho passato una bella settimana. Mi sento meglio dello scorso weekend e questo fa pensare decisamente in positivo».
Le premesse ci sono tutte per un grandissimo spettacolo. Cosa succederà lo scopriremo tra qualche ora… #staytuned #stayelectric
APPROFONDIMENTO – Così la Alpago-Corvara nel “Garibaldi” del Giro d’Italia.
“Tappone Dolomitico. Negli ultimi 150 km si scalano 6 passi dolomitici per 4700 metri di dislivello (su 5400 totali), Si percorre la valle del Cordevole su strade larghe e ben pavimentate fino ad Arabba dove si affronta il Passo Pordoi. Seguono in rapida sequenza (senza pianura) i Passi Sella, Gardena e il primo passaggio sulla linea d’arrivo (TV) a Corvara. Si scalano quindi il Passo Campolongo, il Passo Giau (la salita più dura di giornata con 9% medio e primi chilometri sopra il 10-12%) e il passo Valparola che immette, al termine della discesa, negli ultimi 5 km. Le salite e le discese sono caratterizzate da numerosi tornanti e alcuni attraversamenti urbani anche ristretti”