Anche i grandi campioni di Formula 1 hanno la loro bestia nera, il circuito in cui non hanno mai vinto, la pista che nel corso degli anni ha accumulato tanti successi sfiorati di un soffio e mai colti.
Così era la Davide Cassani per Tommaso Elettrico. Fino ad ieri almeno, quando sul traguardo di piazza del Popolo di Faenza il corridore materano è transitato, trionfalmente, con le braccia al cielo. Tutto solo. Secondo suo stile. Tra due ali di pubblico.
130 km per il percorso lungo della corsa dedicata all’eclettico commissario tecnico, il fautore della multidisciplina, che sta rivoluzionando la concezione di squadra nazionale. 2600 metri di dislivello su e giù per l’appennino emiliani, con le difficoltà maggiori concentrate dal km 20 al km 100.
Un punto di riferimento per tutti i migliori granfondisti d’Italia, che infatti non hanno mancato l’appello. Una corsa nel cuore di molti, non solo per lo spessore dell’organizzazione e per il prestigio, ma anche per il suo percorso, vero e proprio banco di prova avanzato. Tommaso Elettrico ha affrontato la lunga trasferta col piglio giusto, con la determinazione di chi questa volta avrebbe dovuto farla sua. Solo sua.
«La corsa l’ho resa dura sin da subito – racconta il Principe – con la prima salita del Monte Trebbio, sulle cui rampe ho attaccato e son rimasto solo. Di lì in avanti solo un atleta della Beraldo , Carlo Muraro, è riuscito e riacciuffare le mie ruote. Abbiamo dato vita ad una lunga fuga, che ha retto sino alle fasi finali, in cui sono nuovamente rimasto solo»
Traspare la gioia ed è palpabile. E in effetti le motivazioni ci sono tutte: « È stata una gara molto sentita, che ha visto al via tutte le migliori squadre a livello granfondistico. Ci tenevo a far bene per il prestigio che questa gara dà a me, alla mia prestazione, e al nome della mia squadra, il team CPS»
Parole d’affetto per la sua squadra e il suo patron. Si confida infatti il Principe: «Su un percorso così e una gara del genere mi ha lasciato molto soddisfatto e senza parole. Sono davvero contento. Dedico questa vittoria principalmente al team CPS e a Franco D’Auria, il patron»
Raramente Tommaso Elettrico ha avuto un inizio di stagione così scoppiettante. Molto probabilmente sarà l’effetto CPS e l’enorme carica motivazionale di Franco D’Auria. E ora? Semplice: «Ora continuiamo ad allenarci in vista dei prossimi obiettivi principali».
Lineare, prevedibile. In fondo è la routine del campione! A domenica prossima, #Staytuned #stayelectric