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DIPA con Tommaso Elettrico, che ci spiega presente, passato e futuro delle “sue” Granfondo.

Ciao ragazze e ragazzi, ecco a voi una bella intervista con il portale inbici.net.


E così anche Tommaso Elettrico vestirà Dipa. Dipa? È un’azienda umbra, nata nel settore dell’abbigliamento da lavoro, ma che per via della passione per le dure ruote del suo titolare – Paolo Dionigi (da cui appunto “DiPa”) – si è di recente allargata anche al settore del vestiario “dopogara” e dei completi ciclistici per i team.

Il forte granfondista lucano, appunto, è solo l’ultimo degli atleti che si serviranno di Dipa in questo 2022, che per la stagione appena iniziata gli ha realizzato tutto il vestiario da riposo da indossare prima e dopo le sue “imprese” sui pedali.

«Ho conosciuto Paolo Dionigi tramite un amico – ci spiega Elettrico – e mi sono subito trovato bene. La sua è un’azienda di qualità, che con il “personalizzato” serve un bel po’ di team, e lo fa anche con estrema celerità. È anche per questo che ho scelto loro per realizzare l’abbigliamento da gara del team che gestisco, l’ASD Pedale Elettrico. A loro faranno anche maglia e pantaloncini da gara».

Come dire, nonostante l’epicentro del ciclismo di casa nostra sia tutto al nord, Elettrico ha fortemente deciso di lasciare nel meridione tutte le strutture, l’entourage e anche gli amici che lo supportano alle granfondo: «Con Franco d’Auria c’è sempre stato un rapporto amichevole, mi da ogni anno la possibilità di fare un calendario importante, e per uno che viene dal sud e che gli appuntamenti più importanti ce li ha tutti al nord non è cosa scontata».

In media sono quindici le trasferte “settentrionali” che Elettrico programma a ogni stagione. Ma togliamoci subito una curiosità, forse la più “morbosa”, quella su cui alcuni insinuano quando si parla di granfondisti che agli occhi di tanti sono come “professionisti”:

Tommaso, percepisce dei soldi per quello che fa?

«Assolutamente no, io in tasca non mi metto nulla»: tiene a precisare il trentacinquenne materano che da anni svolge tutt’altro lavoro: «Sono imprenditore, gestisco una serie di negozi di telefonia qui nel materano. Al pomeriggio sono sempre in giro per dedicarmi a questo. E anche alla mattina presto, prima di uscire in bici, sono al computer per gestire e seguire i punti vendita».

Qual è la giornata tipo di Tommaso Elettrico?

«Mi sveglio molto presto. Inizio a lavorare al computer, fino alle nove, nove e trenta. Poi esco in bici. Esco praticamente tutti i giorni, con allenamenti che vanno dalle due alle quattro ore. Di più serve a poco. Per allenarsi bene per le granfondo non serve fare tanti chilometri, serve farli bene, con tanta qualità. Rientro a casa per l’ora di pranzo, mangio e poi nel pomeriggio sono impegnato con il lavoro, quasi sempre in giro, nei vari punti vendita».


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